Per concludere questa prima parte di articoli sulla connessione Alimentazione e Fertilità, ho pensato di parlare della qualità degli alimenti.
Quanto incidono le nostre scelte alimentari o il nostro stile di vita (come conserviamo, cuciniamo e consumiamo gli alimenti) sulla fertilità?
Prima di affrontare questo argomento credo sia più che necessario introdurre un altro argomento: gli interferenti endocrini.
Gli interferenti endocrini sono sostanze – naturali e non- che interferiscono con il nostro sistema ormonale incidendo sulla nostra salute e sulla nostra fisiologia.
Mostrano il loro effetto soprattutto nelle fasi della vita in cui gli ormoni giocano un ruolo cruciale:
- Gravidanza /allattamento
- Accrescimento
- Sviluppo
- Fertilità
Per approfondire cosa sono, come agiscono e che effetti hanno gli interferenti endocrini puoi approfondire leggendo il mio articolo scritto su questo argomento al seguente link.
Gli interferenti endocrini possono interferire con la fertilità maschile e femminile diminuendo le possibilità di concepimento e sono estremamente presenti nella nostra vita quotidiana e li ritroviamo nel cibo che mangiamo, nei contenitori in cui conserviamo gli alimenti, nei prodotti per la casa o della cura della persona…
Ma allora come bisogna fare ?
Innanzitutto bisogna conoscerli, questo ci aiuterà ad evitarli, leggendo le etichette possiamo capire se sono presenti o meno e quindi scegliere, i prodotti della nostra vita quotidiana in base a questo.
Vengono classificati come “sporca dozzina” e sono:
- BPA (Bisfenolo A), sostanza connessa con la formazione di alcuni tipi di cancro, obesità e alterazioni nello sviluppo sessuale e sulla produzione ed efficacia degli ormoni sessuali e quindi sulla fertilità.
Come evitarlo? Per ridurne il contatto bisogna evitare di conservare gli scontrini, che infatti contengono BPA, consumare solo alimenti freschi , ed evitare le pastiche che riportano la dicitura PC o BPA o sono indentificate con il numero #7.
- Diossine, sono estremamente ubiquitarie, vanno ad interferire fortemente con il sistema recettore-segnale degli ormoni sessuali maschili e femminili, interferendo con la fertilità. Si accumulano nel tessuto adiposo degli esseri umani cosi come degli animali.
Come evitarle? Si consiglia, quando si consumano alimenti di origine animale, di preferire alimenti magri e non di allevamenti intensivi. Inoltre essendo questa sostanza soggetta al fenomeno del bio-accumulo, la ritroviamo maggiormente concentrata in alimenti più in alto nella catena alimentare, quindi meglio preferire quelli in basso alla catena alimentare. Ad esempio è meglio scegliere pesci di piccola taglia – anziché- quelli di grossa taglia.
- Atrazine: un potente erbicida, questa sostanza è facilmente solubile in acqua ed entra molto velocemente nel ciclo dell’acqua. Per questo motivo la troviamo in mari, fiumi, laghi e acqua potabile. Studi sugli anfibi, hanno dimostrato come questi animali, se lungamente a contatto con questa sostanza possono cambiare i caratteri sessuali: i maschi vanno in contro ad una femminilizzazione.
Come evitarli? Può essere utile utilizzare, nella vita di tutti i giorni, utilizzare acqua filtrata.
- Fitalati: sono presenti nelle plastiche, e hanno un’azione principalmente a livello testicolare inducendo apoptosi (morte programmata) delle cellule spermatiche, in sostanza le fanno morire prima. Alcuni studi sostengono anche una connessione possibile tra fitalati e sviluppo di endometriosi.
Come evitarli? Evitare le plastiche denominate “PVC” o identificate con il numero 3, sono inoltre presenti in alcuni prodotti per la cura della persona quindi meglio preferire i prodotti con dicitura “senza ptalati” o “phtalattes free”
- Perclorati: sostanza presente dei combustibili e in alcuni fertilizzanti. In queste modalità viene rilasciata nell’ambiente ed entra nel ciclo dell’acqua, la ritroviamo nella parte esterna degli alimenti vegetali e nell’acqua.
Ha effetto principalmente sulla tiroide e gli ormoni tiroidei, infatti i perclorati hanno la capacità di legarsi allo iodio, elemento fondamentale per la corretta attivazione degli ormoni tiroidei, e non lo rendono disponibile alla tiroide.
Come contrastarli? Fare un’alimentazione più ricca di iodio può essere utile a contrastare l’effetto dei perclorati, attraverso il consumo di pesci, alghe e sale iodato. Attenzione se si soffre di tiroiditi – soprattutto Hashimoto- l’eccesivo consumo di iodio può essere controproducente
- Ritardanti di fiamma: sono sostanze utilizzate per la loro capacità ignifuga, sono presenti nelle tubature, sui divani, sulle moquette ecc. Sono stati ritrovati anche nei prodotti alimentari, soprattutto quelli con un’elevata componente grassa coma lette e latticini, sono difficili da evitare e sono estremamente duraturi…
Come evitarli? Divani e moquette logore, in casa e macchina, possono rilasciare queste sostanze, meglio sostituirli!
- Piombo: è una sostanza tossica, associata a danni cerebrali, aborti, ipofertilità.
Negli animali intossicati da piombo si è osservata una bassa concentrazione di ormoni sessuali, inoltre questa sostanza è capace di intervenire con gli ormoni corticali, fondamentali nella risposta allo stress. Un’intossicazione da piombo può quindi avere effetto sull’ipofertilità ma anche sul tono dell’umore, in particolare è connesso con ansia e depressione.
Come evitarlo? Da quando la benzina che presentava piombo è stata eliminata dal commercio la fonte principale sono le pitture che contengono piombo, potrebbe essere importante per abbassare la contaminazione da piombo, ritinteggiare le pareti se quelle attuali non si è certi essere state pittate con pittura senza piombo.
- Arsenico: è una sostanza tossica e velenosa, questo è abbastanza risaputo. Quello che si conosce meno è che interferisce con gli ormoni che regolano la fame in particolare l’insulina provocando insulino-resistenza ed è quindi connessa a sovrappeso e obesità, oltre che con ipofertilità (leggi questo articolo). Sembra inoltre che questa sostanza aumenti il rischio di patologie autoimmuni, ritardo della crescita ed osteoporosi.
Come evitarlo? Lo si ritrova soprattutto nell’acqua, l’utilizzo di filtri per l’acqua specifici possono essere utili.
- Mercurio: sostanza tossica normalmente presente in natura. La pericolosità per gli organismi viventi aumenta quando si lega al carbonio, trasformandosi in metil-mercurio, questo lo rende molto più assorbibile dagli organismi animali e dall’uomo. Va incontro a fenomeno di bioaccumulo quindi è maggiormente presente all’apice della catena alimentare.
Come evitarlo? Non mangiare pesci e animali di grossa taglia, preferire animali che si trovano alla base della catena alimentare come pesci di piccola taglia. Se si vogliono scegliere pesci di grossa taglia come tonno e salmone si devono preferire quelli che non derivano da allevamento
- Perfluorati sono presenti nelle padelle antiaderenti sono conosciuti come PFOAs, sono assolutamente resistenti alla biodegradazione, questo significa che difficilmente, una volta presenti nell’ambiente, riescono ad essere smaltiti. Interferiscono principalmente con la tiroide e con gli ormoni sessuali.
Come evitarli? Riducendo al minimo il consumo di padelle antiaderenti e eliminare immediatamente quelle graffiate o usurate
- Pesticidi a base di organofosfati, sono sostanze tossiche utilizzate in agricoltura come pesticidi, alterano la risposta segnale-recettore degli ormoni, in particolar modo del testosterone e incidono sulla fertilità maschile.
Come evitarli? Prediligere alimenti provenienti ad agricoltura biologica, biosostenibile o biodinamica.
- Glicoeteri: sono dei solventi utilizzati in pitture, prodotti per la pulizia della casa e nei cosmetici. La presenza di queste sostanze è stata associata a una riduzione del numero degli spermatozoi e quindi a ipofertilità maschile.
Come evitarli? Non utilizzare prodotti che presentano la dicitura 2 butossietanolo (EGBE) o methoxydiglycol (DEGME)
In conclusione e per riassumere, per ridurre al minimo la presenza degli interferenti endocrini nella nostra vita quotidiana è consigliabile:
- mangiare frutta e verdura biologica
- mangiare animali di piccola taglia e provenienti da allevamenti consapevoli o non allevati
- evitare le plastiche con numerazione #3 e #7
- ridurre al minimo il consumo di padelle antiaderenti e gettare quelle usurate
- leggere le etichette, non solo alimentari, ma anche di prodotti cosmetici, scegliendo quelli che non contengono sostanze come paraben, butylparaben , o terminano in paraben oppure sostanze come dimethicone, cyclomethicone, cyclopentasiloxane e altre sostanze che terminano in one
- preferire contenitori di vetro a quelli di plastica sempre, anche per la conservazione degli alimenti
Articolo un po’ lungo e forse anche pesante, ma era necessario per fare chiarezza in un mare magum di informazioni e sostanze dalle quali dobbiamo guardarci …
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