La PCOS è uno sbilanciamento estremamente comune nelle donne che colpisce circa il 10% della popolazione femminile. Tra le problematiche più comuni connesse a questo squilibrio vi sono
Per poter dire, con certezza, che effettivamente nel tuo caso si tratti di PCOS è necessario avere la diagnosi dal medico, normalmente endocrinologo o ginecologo. Si tratta infatti di una patologia sia ormonale che ginecologica.La diagnosi viene effettuata se sono presenti 2 dei 3 criteri di Rotterdam.
Cosa sono questi criteri di Rotterdam?
Un insieme di sintomi riconoscibili, tra cui:
- Alterazioni della regolarità mestruale o assenza dl ciclo;
- Aumentata concentrazione degli ormoni maschili come androgeni e testosterone con segni clinici connessi, come peluria sul viso (irsutismo), acne;
- Presenza di cisti ovariche visibili attraverso ecografia.
Attenzione!
Cosa significa questo?
Che potrebbero essere presenti delle situazioni in cui si può essere affette da PCOS senza le caratteristiche cisti visibili ecograficamente oppure casi in cui sono presenti cisti senza sindrome (e quindi segni).Infatti, la sola presenza delle cisti, e quindi l’assenza di almeno un altro dei due criteri di Rotterdam, non significa avere la PCOS
Questo fa sì che vi sia una grande variabilità di segni e sintomi associati a questa problematica.
Infatti, non tutte le donne con PCOS hanno difficoltà nella perdita di peso (legata all’eccesso di insulina) o non tutte hanno peluria sul viso (connesso con l’aumento degli ormoni maschili).
Questo si converte con una necessaria differenziazione dell’approccio, anche nutrizionale, affinché l’intervento risulti di successo.
Un approccio vincente è basato su personalizzazione, studio della persona e delle sue abitudini, per poter stilare una dieta e un’integrazione che sia ad hoc ed efficace!
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