può la nutrizione favorire un riequilibrio ormonale?
può la dieta lavorare, migliorando, problematiche come PCOS, endometriosi amenorrea ?
si ! Si e ancora una volta si
Una nutrizione adeguata può essere importante per ridurre segni e sintomi di PCOS (sindrome dell’ovaio policisico), una problematica caratterizzata da uno sbilanciamento ormonale caratterizzato da un aumento degli androgeni (ormoni maschili) conseguente ad un aumento dell’insulina circolante.
Per questo motivo lavorare con la dieta per favorire una riduzione dell’insulina circolante, e quindi dell’insulino-resistenza risulta particolarmente utile per ridurre la quota di androgeni circolanti e tutti i segni e sintomi tipici della PCOS come stanchezza, astenia, irregolarità del ciclo, infertilità, mancata ovulazione, ritenzione idrica ecc
La storia di Valentina
Valentina è una ragazza con PCOS che si è rivolta a me dopo aver chiesto aiuto a mezzo mondo (letteralmente). Voleva una spegazione e una risoluzione alle sue problematiche.
Ti riporto la sua esperienza:
Mi sentivo disconnessa dal mio corpo. Ero sempre molto ‘lunatica’, cambiavo umore senza motivo e spesso mi svegliavo di cattivo arrabbiata. Dopo ogni pasto mi sentivo affaticata e assonnata. Il mio ciclo mestruale era corto (di 21 giorni) e di un rosso chiaro. Ero aumentata di peso e non riuscivo in nessun modo a ritornare in forma.
Avevo provato di tutto in tutti i paesi dove mi trovavo.
In Nuova Zelanda, una naturopata mi aveva detto che era ‘tutta colpa del glutine’ e di provare ad evitarlo.
In Australia mi avevano consigliato di fare Yoga perche’ ero stressata.
A Malta mi ero rivolta ad un Personal trainer e nutrizionista per lavorare insieme.
Dopo tre mesi anche loro hanno dovuto ammettere che c’era qualcosa che non andava.
Sono tornata in Italia dal mio ginecologo di famiglia ed in lacrime ho preteso di poter capire quale fosse la radice di tutta quella spossatezza/stanchezza che mi portavo dietro. Con naturalezza il Dottore mi ha detto una frase che rimarra’ con me per sempre ‘sara’ la sindrome dell’ovaio policistico. Magari soffri di insulino resistenza’. Con superficialita’ mi ha prescritto la pillola anticoncezionale per portare il ciclo a 28 giorni ed una pillola per diabetici per controllare l’insulino resistenza.
Insieme poi abbiamo iniziato un percorso e a poco a poco le cose sono decisamente cambiate e cosi anche le sue parole, ed ecco cosa racconta del nostro percorso:
Il tuo approccio umano e professionale. Hai saputo inquadrare la mia situazione immediatamente. Nessuna promessa di guarigione lampo, con sincerità’ mi hai parlato di un percorso lungo che avrei dovuto affrontare per me stessa e per il mio corpo.
Hai sempre saputo spiegarmi cosa stesse succedendo in ogni momento. Perchè mi sentissi in un modo piuttosto che in un’altro.
Mi hai aiutata a mettermi in contatto con il mio corpo.
Non ti ringraziero’ mai abbastanza per avermi riportato alla vita.
Anche per altre problematiche legate a sbilanciamenti ormonali come l’endometriosi la nutrizione può fare tantissimo.
L’endometriosi è una malattia invalidante, caratterizzata dalla presenza di cisti endometriosiche che “crescono” e si infiammano sotto l’azione degli estrogeni. Per questo motivo lavorare sull’equilibrio ormonale e in modo particolare sull’estrogeno dominanza oltre che su un’alimentazione antinfiammatoria può essere di grande aiuto nel ridurre segni e stomi di questa patologia.
Questa patologia è insidiosa, invalidante e riduce la qualità di vita.
Le donne che soffrono di questa patologia, hanno cicli dolorosi che spesso non consentono di andare a lavoro, hanno dolori durante i rapporti, hanno difficoltà digestive, e spesso per la patologia devono sottoporsi ad interventi o come nel caso di Anna a pillola ormonale continuativa per controllare la patologia, che però ha altri effetti sulla vita quotidiana.
La storia di Anna :
Soffro di endometriosi e sono in cura ormonale con l’assunzione della pillola anticoncezionale, senza sospensione, il che mi ha permesso di attenuare le problematiche mediche correlate alla patologia, ma non sempre i farmaci curano, spesso causano effetti collaterali talmente devastanti da invalidare la qualità della vita della persona. Ecco, questo era il mio caso e quando lamentavo il mio malessere i medici mi rispondevano che dalla valutazione costo-beneficio i miei problemi erano, tutto sommato, accettabili.
Ma, molte di voi capirete quanto possa essere frustrante a nemmeno 30 anni sentirsi perennemente stanca, svegliarsi ogni giorno con dolori diffusi a tutte le articolazioni, avere gonfiore addominale e segni evidenti di infiammazione intestinale, acne, cistiti ricorrenti e candidosi persistente, ritenzione idrica, una fame nervosa costante che mi portava a trangugiare di tutto senza controllo con accumuli di grasso localizzato ai fianchi resistente a qualsiasi cosa avessi provato prima.
Ero davvero demotivata e giù di morale.
Abbiamo poi iniziato una dieta ed un’integrazione ad hoc che chi ha permesso di ottenere i risultati sperati :
...Attraverso un percorso di dieta cucito sulle mie esigenze e preferenze, ho iniziato a sperimentare pietanze e abitudini alimentari del tutto nuove, e per questo a volte dure da consolidare, però, ad ogni controllo lei era sempre in grado di motivarmi e rafforzare la fiducia che avevo riposto in lei…Dopo 1 anno e mezzo di dieta, scomparsi totalmente gonfiore e segni di infiammazione intestinale, la cisti endometriosica che aveva arrestato la sua iniziale riduzione nonostante la terapia farmacologica, si è inaspettatamente dimezzata, ho ritrovato un’energia che non ricordavo di avere, addio acne, la pelle ha un aspetto più uniforme e luminosa, scomparsi episodi di cistite e la candidosi è sotto controllo. Per quanto riguarda il peso, ho finalmente ritrovato la forma fisica che desideravo guadagnando maggiore autostima e sicurezza.
Queste sono solo due storie di vita vissuta, due esperienze di donne, come te, che lavorando sulla loro alimentazione hanno ritrovato il loro equilibrio ormonale.